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“La straordinaria storia degli antichi teatri di Milano – Commedia in tre atti e dodici scene”
La trilogia si propone di raccontare la città da una angolatura insolita, quella dei suoi teatri, 12 teatri, alcuni scomparsi da tempo, tutti sorti prima della fine del 1800, che hanno avuto una storia importante per la città, in un arco di tempo che va dall'antichità ai giorni nostri.
Il secondo atto, pronto da tempo ma bloccato dalla pandemia, ripete l'ottimo successo di pubblico del primo Atto. Più di 1000 tra immagini, documenti presentati per la prima volta al pubblico e nascosti per secoli, cronache giornalistiche, memorabilia, aneddoti, particolari curiosi che concorrono a ricostruire momenti di vita cittadina e che, grazie al montaggio brillante dell'esperto regista e una musica coinvolgente, mostrano una città vivace e partecipata, resiliente e ironica.
Il narrato dei cinque documentaristi è impreziosito dai pezzi di bravura di attori professionisti, quali Roberto Marelli, Anna Goel, degli attori del teatro antico Kerkys e delle marionette dei Colla.
Quattro i teatri presentati in questo film:
il teatro Gerolamo, nato per la ferma volontà di Giuseppe Fiando che portò a Milano la marionetta piemontese Gironi della Crina, un teatro che ha cambiato ripetutamente sede spostandosi alle volte di poche decine di metri, mantenendo una grande attrattiva per il pubblico con successi clamorosi e divenendo un Teatro alla Scala in miniatura ed entreremo nei laboratori della Compagnia Colla/Gruppo Oriani.
il Teatro Filodrammatici, che si è spostato di sede pur restando nello stesso palazzo, e che custodisce non solo storie che riconducono al Manzoni, ma anche meravigliosi abiti di scena, bozzetti delle scenografie dei più famosi pittori dell'ottocento e la preziosissima macchina sferale del matematico Lavelli de' Capitani; e nasconde anche la tragica uccisione del Ministro Prina.
il teatro alla Canobbiana costruito insieme alla Scala su progetto del regio architetto Piermarini, contribuì alla formazione dello spirito repubblicano dei milanesi. Ma chi sa che guardando i bachi da seta un fantasioso imprenditore tessile inventò i coriandoli per un carnevale alla Canobbiana? Alla fine dell'ottocento il teatro diventò il Lirico Internazionale, in uno stile belle epoque che anticipava il Liberty e divenne presto il regno dell'operetta. Oggi è il Lirico, dedicato a Giorgio Gaber.
Il Teatro Romano, costruito ai tempi di Augusto, di cui viene raccontata la storia con tantissimi riferimenti storici e documentali di cui alcuni presentati per la prima volta al pubblico e con una straordinaria ricostruzione in 3D, unica al mondo, realizzata per Slow City dal premiato artista digitale Stefano Vannucchi con la consulenza scientifica di Furio Sacchi (l'archeologo che ha scavato il Teatro e datato) in cui bravissimi attori del teatro Kerkys, in una citazione dal film Matrix, recitano uno spassoso pezzo di Plauto. Il volo con drone virtuale sul teatro Romano è accompagnata da una meravigliosa esecuzione di un brano di Bach eseguito al violoncello per Slow City dal Maestro Christian Bellisario.